Evelino Abeni su Mario Basiola (Annicco, 12 luglio 1892-Annicco, 3 gennaio 1965)

Domenica 15 aprile si è tenuto il secondo appuntamento organizzato dalla Commissione Musicale dell’A.D.A.F.A. Alla presenza di un cospicuo e attento pubblico, Evelino Abeni ha proposto un approfondimento sul baritono cremonese Mario Basiola (Annicco, 12 luglio 1892-Annicco, 3 gennaio 1965), di cui quest’anno ricorrono i 120 della nascita. 

Dopo aver studiato al Conservatorio “Santa Cecilia” a Roma con Antonio Cotogni, Basiola debuttò nel 1918 al Teatro “Morgana” della stessa città in Traviata. Nel 1923 iniziò un’intensa attività nei principali teatri degli Stati Uniti, fino al debutto nel 1925 al Metropolitan Opera, dove si esibì fino al 1932 soprattutto nel repertorio verdiano (Ernani, Rigoletto, Aida, Trovatore, La forza del destino, Falstaff), oltre che nel Barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor, Tosca, Cavalleria rusticana, Pagliacci. Rientrato in Europa, continuò la carriera nei principali teatri italiani: Teatro dell’Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Maggio Musicale Fiorentino, Bologna etc., partecipando anche alla riproposizione di opere quasi dimenticate, come Il pirata e La straniera di Bellini, Il figliuol prodigo di Ponchielli (eseguito a Cremona, città natale del compositore, nel 1934). Nel 1939 apparve alla Royal Opera House di Londra in Trovatore e Traviata.

Durante la coinvolgente relazione tenuta con palpabile partecipazione da Abeni, si sono potute ascoltare rare registrazioni storiche tratte dal repertorio prediletto dal Nostro, tra cui hanno spiccato celeberrime arie tratte da Barbiere di Siviglia, Traviata e Pagliacci.

Mario Basiola e Beniamino Gigli
in Rigoletto (registrazione del 1932)


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