Sabato 2 dicembre alle ore 17.30 presso l’A.D.A.F.A (via Palestro 32 – Casa Sperlari) verrà ricordata, a un anno dalla scomparsa, la figura di Giuseppe Caso con la presentazione del suo libro di brevi prose e poesie in dialetto cremonese dal titolo: “La bicicléeta cun la ciùca”.
Giuseppe Caso, nato a Taranto nel 1931, approda a Cremona per motivi di lavoro e s’innamora di questa città, della sua gente, del suo dialetto, al punto da trascorrere all’ombra del Torrazzo il resto della sua vita.
Persona tanto garbata quanto determinata, Giuseppe Caso si distingue nel lavoro e diviene uno dei più apprezzati funzionari del Comune di Cremona ma non dimentica di spendersi in varie attività di volontariato e, appunto, nella scrittura di novelle e poesie in dialetto cremonese, alcune delle quali portate in scena dal gruppo “El Zàch”.
Scritti che vanno a pescare nei ricordi della giovinezza, nella nostalgia dei tempi, dei luoghi e delle persone perdute ma anche nell’attualità e nei suoi primi divertenti approcci con la Città di Cremona.
E c’è anche un riconoscimento ad Antonio de’ Curtis, in arte Totò, da lui tanto amato e ammirato (a tal proposito è imperdibile la versione in dialetto cremonese della celebre poesia “‘A livella” che diviene, giustamente, “Töti precìis, la Bùla”).
Il volume sarà presentato dal figlio Stefano Caso e da Giovanni Uggeri, mentre la lettura di alcuni testi sarà affidata alla voce di Ernesto Grassi del gruppo “El Zàch”.